(a.t.) Altro direttivo provinciale piuttosto animato, ieri, in casa Lega, che ha deciso finalmente i propri nomi da inserire nella lista provinciale. E la notizia – peraltro nell’aria da settimane – è che nessuno dei consiglieri uscenti è stato confermato.
Attualmente, infatti, il Carroccio può contare su quattro rappresentanti in Provincia: Giacomo Zobbio (il lumezzanese è anche delegato a Trasporti pubblici e autostrada della Valtrompia), Alberto Bertagna (Sport e Protezione civile), la segretaria del partito Roberta Sisti (Cultura, Turismo e Marketing territoriale) e il cittadino Massimo Tacconi (Sviluppo economico e attività produttive).
Per la successione gli aspiranti candidati erano nove (poi scesi a otto con il ritiro della disponibilità del sindaco di Travagliato Renato Pasinetti), con il solo Bertagna tra gli uscenti. Tra questi, ieri, il direttivo ha indicato quattro figure da inserire nel listone unico del centrodestra, che hanno ottenuto due terzi dei voti, mentre un terzo dei presenti si è astenuto senza sostenere altri nominativi. Si tratta del sindaco di Montichiari Marco Togni, del sindaco di Concesio Agostino Damiolini, dell’ex candidato sindaco della Loggia Fabio Rolfi e Vanessa Zani (assessore Bassano bresciano).
Dietro le mancate ricandidature, va detto, ci sarebbero motivazioni ben diverse: Sisti pare avesse annunciato da tempo la volontà di fare un passo indietro per motivi di tempo, Tacconi aveva già fatto due mandati (e per questo ha lasciato spazio al collega), mentre Zobbio e Bertagna – secondo una versione dei fatti – sarebbero stati sacrificati (pare senza nemmeno una telefonata preventiva…) per il gioco interno delle correnti e delle divisioni tra salviniani e i cosiddetti “ribelli” (che esprimono il segretario Sisti e la maggioranza del direttivo), con Rolfi e la città in bilico tra i due fronti.
E’ andata così? Di certo le indicazioni stanno creando qualche piccola tensione su alcuni territori (più fuori dal direttivo che all’interno…). E tra le critiche c’è anche quella delle modalità e dei tempi di indicazione dei nuovi candidati.
Stando a quanto riferisce una fonte, infatti, la Lega avrebbe chiesto il 26 agosto a tutti i circoli di indicare – con formale delibera – i propri possibili candidati ponendo come termine il 31 del mese. Tempi normali secondo la maggioranza, che evidenzia anche come delle nomine si discutesse da tempo. Un termine troppo breve, invece, secondo altri, per cui l’urgenza sarebbe stata dettata solo dalla volontà di mettere in difficoltà chi non era stato preavvisato.
Sta di fatto, però, che da questo passaggio la maggioranza che fa capo a Sisti sembra uscita rafforzata (il direttivo, in altre votazioni, è spesso stato in bilico tra i due fronti: stavolta la maggioranza è stata netta). Non è escluso, però, che qualche territorio decida al dunque di fare voto di protesta, appoggiando candidati di altri partiti invece dei quattro ufficiali “troppo vicini alla segretaria”. “Penso che il rischio sia limitato, quella mossa potrebbe riguardare solo qualche capocorrente territoriale”, sottolinea una fonte del direttivo a BsNews, indicando che nel direttivo di ieri il fronte dei critici è stato piuttosto silente e che il partito eleggerà quasi certamente tre consiglieri. “Non so cosa voteremo, ma la maggioranza locale del Carroccio sta agendo con troppa arroganza e rischia di eleggere solo due rappresentanti”, ribatte un salviniano di ferro. Il 29 si saprà chi ha avuto ragione.
LA SITUAZIONE DELLA LEGA IN VALCAMONICA
La Lega della Valcamonica, che per il partito è da sempre una provincia autonoma, non ha candididati nella lista del centrodestra. Il Carroccio – in valle guidato dal commissario Stefano Borghesi (la figura bresciana più vicina a Salvini) – ha infatti deciso di non proporre nomi, non avendo (dati alla mano) la forza numerica per far eleggere un consigliere in una contesa in cui i posti utili scenderanno verosimilmente a tre.
In Valcamonica, però, le indiscrezioni dicono che Davide Caparini è forte come prima, tanto che il suo nome circola già per l’eventuale candidatura a segretario regionale (in quota Salvini) per il prossimo congresso. Mentre il suo avversario potrebbe essere il parlamentare Massimiliano Romeo.