Sono stati individuati e denunciati, come prevede la legge. Ma un ragionamento a monte, probabilmente, va fatto.
Due stranieri sono finiti nei guai dopo essersi introdotti illegalmente nell’isola ecologica di Prevalle (Valsabbia). Un passante li ha notati scavalcare la recinzione e ha segnalato il fatto alla Polizia locale, che è prontamente intervenuta sul posto.
I due giovani – entrambi senza documenti – sono stati beccati mentre rovistavano in un cassone di scarti tecnologici. E quindi denunciati.
Doveroso far rispettare la legge. Resta, però (al netto del singolo caso) una domanda di fondo, che rimandiamo al legislatore: è davvero sensato – in una società che ambisce al riuso e a un maggiore rispetto dell’ambiente – punire chi si appropria di beni destinati allo smaltimento indifferenziato (che ha un costo per la collettività) o al riciclo (anche questo, comunque, con oneri per la società)? Non sarebbe più sensato (magari a fronte di un piccolo contributo) consentirne la distribuzione a chi ne ha necessità o rimetterli sul mercato a proprie spese?