E’ stato assolto dal tribunale di Brescia il 42enne fermato nel marzo del 2020 dalla Polizia stradale, che aveva scoperto ben 487mila euro in contanti nascosti sotto un sedile del suo furgone.
L’uomo, domiciliato sul Garda, era partito dalla Polonia (dove aveva effettuato una consegna e dove il mezzo era rimasto quattro giorni in officina) e, al ritorno, aveva viaggiato con un’altra persona (a cui, su richiesta del suo committente, aveva dato un passaggio). In una piazzola dell’autostrada del Brennero, quindi, era scattato il controllo e dal sedile del passeggero erano spuntati il denaro, ma anche fatture false.
Soldi evasi al fisco, secondo gli investigatori, che già indagavano su un giro di false fatture per circa 50 milioni di euro. Il 42enne era stato accusato di concorso in associazione a delinquere finalizzata alla commissione di reati fiscali e riciclaggio. Ma i giudici lo hanno assolto da tutte le accuse e liberato dagli arresti domiciliari: non era a conoscenza del carico scottante che stava trasportando.
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