A un paio d’anni dal caso dei furti al cimitero di Calcinato, che aveva portato a ipotizzare una faida tra famiglie rom, tornano i ladri profanatori di tombe nel Bresciano.
E’ accaduto a Montirone e stavolta ad essere violata è stata la sepoltura di un 28enne (sempre di origine rom), che era morto nel 2010 e all’epoca risiedeva nel campo nomadi allestito abusivamente sul territorio e poi smantellato. A scoprire la sepoltura aperta (con la bara scoperchiata), ieri mattina, è stato un visitatore.
Ad attirare i ladri, probabilmente, è stato il “ricco” corredo con cui era stato sepolto il giovane, secondo la tradizione rom: gioielli, banconote e quanto era con lui al momento del decesso. Mentre – secondo quanto riporta l’edizione odierna di Bresciaoggi – sono stati lasciati sul posto altri oggetti, creme e un cellulare.
Sul furto indagano i carabinieri della stazione di San Zeno. La speranza è che le telecamere di videosorveglianza della zona possano aiutare a dare un nome ai colpevoli.
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