di Sara Ferrari – Quando il nostro animale, che sia cane, gatto, furetto, coniglietto o canarino, finisce il suo tempo e lascia il nostro fianco oltre al dolore nasce anche malinconia e malumore al pensiero che fisicamente ce ne dobbiamo allontanare. Considerato parte della famiglia l’esigenza è che lo si possa salutare tutte quelle volte in cui ne sentiamo il bisogno ed assicurarci, in cuor nostro, che “non si senta solo nel buio della notte”.
Ma dove va il nostro compagno quando se ne va? La leggenda vuole che quando un nostro amico peloso ci lascia attraversi il ponte dell’arcobaleno. Questo racconto è nato e si è tramandato presso alcune tribù degli Indiani d’America da dove poi ha superato i confini per arrivare sino a noi. Dalle descrizioni più estese che si leggono sul web il ponte è il paradiso degli animali e, una volta attraversato, sono felici, completamente in salute e trascorrono le loro giornate giocando. Sebbene la leggenda sia una carezza al cuore poi, nella quotidianità, ci preme assicurarci di fare il possibile perché i loro corpicini riposino in pace. Fortunatamente l’evoluzione dell’uomo, almeno per certi aspetti, ed il riconoscimento degli animali come essere senzienti ha permesso di fare alcuni passi in avanti anche “nell’ultimo saluto”.
Quali sono le prime azioni da compiere?
Innanzitutto è importante rivolgersi al medico veterinario che provvederà ad accertare la morte del fedele amico, rilascerà un certificato di avvenuto decesso e informerà l’azienda sanitaria locale dove è registrato perché venga effettuata la cancellazione dal registro dell’anagrafe. A questo punto, appurato altresì che il cane o il gatto o altro compagno peloso/pennuto non abbia contratto alcuna malattia infettiva, può essere deciso dove riposerà, secondo le disposizioni vigenti. Quindi in questa precisa situazione, se si è intenzionati alla sepoltura nei propri spazi, è bene rivolgersi al Comune di residenza per indicazioni precise, soprattutto se si vive in realtà condominiali.
La Comunità Europea aveva già disciplinato il tema con il Regolamento 1069/2009 apportando alcune modifiche alle precedenti disposizioni e specificando, secondo l’artic. 19, che “L’autorità competente può consentire lo smaltimento: tramite sotterramento di animali da compagnia e di equidi morti” .
La normativa consente e conferma, quindi, l’interramento in terreno di proprietà.
Ma ancora più recentemente, nel mese di ottobre, è stata approvata la legge “Disposizioni sui cimiteri e sugli impianti di cremazione per animali da compagnia” per la Regione Lombardia e questo significa che i cimiteri per animali o gli impianti di cremazione esistenti dovranno “sistemarsi”.I Comuni, compreso il Comune di Brescia, potranno ora individuare zone precise anche da dedicare alla sepoltura. Non sarà tutto immediato perché il provvedimento è diventato operative, dopo la pubblicazione sul Bollettino Ufficiale Regione Lombardia, i primi giorni di novembre 2022 e servirà un altro periodo perché il regolamento venga scritto.
Quella del cimitero per i compagni di vita è una soluzione diffusa in Italia, ma non proprio economica. Una soluzione ulteriore è la cremazione, infatti. In caso di questa scelta il proprio animale deve essere consegnato al veterinario che, tramite una ditta specializzata, si occuperà della cremazione. È giusto sottolineare che si tratta di un procedimento che non permette di riavere le ceneri generalmente. Per poterle conservare bisogna affidarsi direttamente ad una ditta esterna, sostenendo una spesa abbastanza consistente.
Nel Comune di Brescia è presente lo sportello a tutela animale che si occupa di varie attività tra cui fornire proprio informazioni e disposizioni normative e amministrative riguardo le corrette norme di disciplina e detenzione di animali.
Lo sportello è attivo presso l’Ufficio Relazioni con il Pubblico di Piazza della Loggia 2 – Palazzo Rizzotti.
È aperto da lunedì al venerdì 9-12.30.
Risponde allo 030-2977302 numero verde 800401104.
tutelaanimali@comune.brescia.it
La legge non ammette ignoranza e la conoscenza, come sempre, rende liberi.
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