A settembre 2022 la Lombardia ha erogato 11.145 prestazione sanitarie aggiuntive – oltre 6mila in più di maggio – grazie alla scelta di tenere aperti gli ambulatori di sera e nei giorni festivi e prefestivi.
A sottolinearlo è una nota della Regione firmata in maniera congiunta da Attilio Fontana e Letizia Moratti, che dà conto dei numeri del potenziamento del servizio in alcune Aziende Sanitarie pubbliche lombarde che, dal 1 maggio, garantiscono prestazioni anche nelle fasce serali (dalle 20 alle 24) dal lunedì al venerdì, nei pomeriggi dei giorni prefestivi e nei giorni festivi. Un’operazione costata 84 milioni di euro.
La risposta dei cittadini, ovviamente, è stata positiva. Il 7,1% degli esami di risonanza magnetica e l’8,5% delle Tac in Lombardia, ad esempio, sono state erogate di sera, nei festivi e nei prefestivi nelle strutture sanitarie che hanno aderito alla sperimentazione decisa dalla Giunta regionale.
La sperimentazione ha una durata di 12 mesi. L’iniziativa riguarda, in particolare, le prestazioni di diagnostica per immagini erogate dalle grandi attrezzature (tac, risonanza magnetica, mammografia). Nulla cambia per i cittadini che pagano soltanto il ticket, se dovuto.
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