Un giro d’affari che avrebbe fruttato circa 150.000 euro in soli quattro mesi: è quanto scoperto dalla Polizia Locale di Rovato nel 2019 riguardo all’attività illegale di uno spacciatore di origini tunisine, ora condannato a due anni di reclusione.
Le indagini sarebbero partite dalla segnalazione di un cittadino riguardo ad alcuni movimenti sospetti dell’uomo. Dal ritrovamento, casuale, del cellulare del pusher si era potuto risalire agli acquirenti fissi della droga, secondo quanto riporta Bresciaoggi perlopiù cocaina. Grazie alle testimonianze dei clienti del quarantenne, alle immagini delle telecamere di videosorveglianza e la collaborazione dei cittadini di Rovato, è stato ricostruito il giro di spaccio del pusher che pare avesse mantenuto uno stile di vita sobrio proprio per scongiurare di attirare l’attenzione. Ciò non è bastato però ad evitargli una condanna a 2 anni di reclusione e una multa di 6mila euro.
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