Ben 4 milioni di euro in contanti. E’ quanto hanno recuperato i militari della Finanza e dei Carabinieri nelle campagne di Gussago, non lontano da quella che era ritenuta la base del gruppo che avrebbe orchestrato una truffa allo Stato con circa 500 milioni di euro di fatture false e 90 milioni di Iva evasa.
Con l’aiuto di cani addestrati ad hoc (i cosiddetti cash dog), di intercettazioni ambientali e di strumentazioni all’avanguardia, oltre che di ruspe, le forze dell’ordine – nel fine settimana – hanno ritrovato il tesoretto della banda, disseminato nelle campagne franciacortine, sotto terra, in fusti e sacchi. A riportarlo è l’edizione odierna del Gdb.
Nell’ambito dell’indagine sono 77 le persone indagate. La testa del sodalizio criminale era una coppia residente a Gussago insieme al figlio. La donna si è costituita nelle scorse ore, ma all’appello manca ancora lui, ritenuto la vera mente del gruppo. Il sospetto degli investigatori è che il denaro nascosto possa essere molto più abbondante: le ricerche continuano.
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