Il problema non è completamente risolto, perché non blocca coloro che sono già fuori dalla legge e, soprattutto, chi telefona dall’estero. Ma la novità è importante, perché promette finalmente di ridurre almeno in parte le chiamate moleste in arrivo dal call center che propongono – tavolta in maniera illecita – prodotti e servizi di ogni genere.
Da pochi giorni, infatti, è operativa la possibilità di iscriversi al registro delle opposizioni anche per i cellulari, bloccando il trattamento dei propri dati personali per finalità pubblicitarie. Per farlo possono bastare pochi secondi di tempo. Ma ci possono volere anche diversi minuti (e qualche grattacapo) se non si è ferrati sul funzionamento del web. Di seguito trovate le istruzioni per iscriversi al registro, con la procedura e del tempo necessario.
Iscriversi via telefono è il metodo più veloce e semplice. Basta telefonare al numero verde 800.265265 (da rete fissa) o al 06.42986411 (da cellulare) e ascoltare la voce registrata. Al termine del messaggio sarà necessario schiacciare il tasto 1 per confermare l’iscrizione. Durata dell’operazione: meno di 30 secondi.
Anche iscriversi via e-mail è facile e veloce, ma il vantaggio principale è che consente di iscrivere fino a cinque numeri per volta. Basta infatti compilare il modulo che trovate a questo link, salvarlo senza modificarne le impostazioni poi inviarne una copia all’indirizzo e-mail iscrizione@registrodelleopposizioni.it. Successivamente si riceverà, sempre via e-mail, un numero da chiamare dall’utenza per cui si chiede l’iscrizione al registro.
L’iscrizione via sito è la più complicata. Si clicca qui e poi si decide se identificarsi tramite Spid o senza Spid (in questo caso va completata un’iscrizione inserendo numeri di cellulare e indirizzo e-mail). Successivamente si dovrà comunque telefonare dai singoli per cui si richiede l’iscrizione al numero indicato.
L’iscrizione viene completata nell’arco di 24 ore da quando è stata completata. Mentre le chiamate non desiderate dovrebbero cessare entro 15 giorni. I trasgressori rischiano multe fino a 20 milioni di euro o fino al 4 per cento del fatturato annuo.
Vale, però, la pena ricordare che il registro non ferma gli operatori che hanno sede all’estero (la maggior parte) e soprattutto per quelli che agiscono al di fuori delle leggi. Insomma: le telefonate moleste non si fermeranno.
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