Anche la Squadra Mobile di Brescia è stata coinvolta nell’operazione antidroga che ha visto la Polizia di Siena impegnata a sgominare una organizzazione italo-albanese dedita al trasporto, commercio, vendita, cessione ed illecita detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti, soprattutto cocaina ed hashish.
I poliziotti senesi hanno dato esecuzione a 8 delle 11 misure cautelari, 6 in carcere e 5 obblighi di dimora, emesse dal GIP del Tribunale di Firenze su proposta della Direzione Distrettuale Antimafia di Firenze e della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Siena nei confronti dei membri dell’associazione.
Secondo la ricostruzione degli inquirenti e stando a quanto riporta anche Bresciaoggi, le ricerche avrebbero interessato anche un soggetto in passato domiciliato in provincia di Brescia. Pare però che l’uomo non sia stato ancora rintracciato.
L’indagine – lo spiega una nota della polizia di Siena -, avviata lo scorso anno dalla Procura della Repubblica di Siena in seguito all’arresto di due pusher dediti allo spaccio di sostanze stupefacenti nel territorio di Montepulciano (Si), ha permesso agli investigatori dello stesso Commissariato, dopo lunghi mesi di pedinamenti, appostamenti ed attività d’intercettazioni telefoniche, ambientali e telematiche, di ricostruire la catena logistica e di comando esistente dietro gli spacciatori, facendo emergere, dopo lunghe e complesse indagini, l’operatività di una vera e propria associazione per delinquere capeggiata da cittadini albanesi, da tempo stanziati nelle cittadine di Montepulciano (Si) e Passignano sul Trasimeno (Pg), collaborati da italiani ed albanesi che vivono nelle Province di Siena, Perugia e Arezzo, con proiezioni operative persino in Albania.
È stata così smantellata una organizzazione criminale, ben strutturata e a carattere trasnazionale che vedeva italiani ed albanesi uniti in un sodalizio criminale crocevia di un florido commercio di sostanze stupefacenti esteso nei territori di ben tre province.
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