Un imprenditore tedesco di 50 anni è stato assolto dalle pesantissime accuse di maltrattamenti, lesioni, interferenze illecite nella vita privata e violenza sessuale.
I fatti denunciati dalla ex convivente, una quarantenne di origine rumena, si sarebbero consumati nel 2020 sul Garda, tra Manerba e Padenghe, e dopo le accuse l’uomo era anche finito un mese in carcere e poi ai domiciliari. La donna, infatti, lo aveva accusato anche di presunte violenze sessuali mentre lei era in stato di gravidanza.
Ma il giudice – nonostante l’accusa avesse chiesto per l’uomo ben sette anni di carcere – ha sentenziato che l’uomo non ha fatto sostanzialmente nulla di quanto gli era stato attribuito. Di qui la decisione di rinviare gli atti alla Procura perché indaghi la 42enne per calunnia.
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