Ci sono anche due rom residenti nel Bresciano fra le persone arrestate nell’ambito della maxi-indagine della Procura di Napoli contro tre organizzazioni criminali dedite alle truffe, in alcuni casi anche con la complicità di impiegati delle Poste.
Stando a quanto ricostruito, i malviventi rispondevano agli annunci di compravendita di auto online fingendosi acquirenti. Quindi si facevano inviare via Whatsapp immagini e libretto della vettura e “clonavano” l’annuncio, mettendo in vendita l’auto che non possedevano a un prezzo particolarmente conveniente. Infine i truffatori incassavano le caparre oppure chiedevano ai malcapitati l’immagine di un assegno a garanzia dell’acquisto. Gli assegni venivano poi duplicati e incassati.
I due rom bresciani, un uomo e una donna, si trovano ora nel carcere di Canton Mombello.
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