Sono per la maggior parte donne e bambini gli ucraini che fuggono dalla guerra e che sono arrivati a Brescia sinora.
Secondo i dati della questura sarebbero almeno 1800. Di questi 1729 sono stati registrati anche dall’Asst che ha provveduto a mettere per loro in campo l’assistenza sanitaria (mettendo a disposizione il centro vaccinale di via Morelli): 848, di cui 776 donne, sono maggiorenni, più della metà – 881 sono minori.
Da quanto si apprende circa una quarantina sarebbero i bambini arrivati senza genitori o altri accompagnatori e che quindi ora sono stati affidati al tribunale dei minori.
Intanto ieri Carmela Pace, presidente di Unicef Italia ha fatto visita a Brescia all’hot spot sanitario per l’emergenza Ucraina e all’oratorio Sante Capitano e Gerosa, dove volontari si sono messi a disposizione per l’accoglienza dei profughi.
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