C’è tempo fino al 31 marzo l’invio della comunicazione relativa al credito d’imposta fino al 50% sugli investimenti pubblicitari già effettuati o da effettuare nel 2022 su media registrati (anche in formato digitale).
Possono chiedere questa agevolazione le imprese, ma anche i lavoratori autonomi e gli enti non commerciali. Il governo per finanziare il provvedimento, ha previsto una dotazione di 90 milioni di euro per il 2021 e di altrettanti per il 2022.
I giornali – è importante precisarlo, visto che non tutti rispondono a questo requisito – devono essere iscritti presso il Tribunale competente, al Registro degli operatori di comunicazione (Roc) e dotati di direttore responsabile (che per legge va reso evidente in gerenza, solitamente – come nel nostro caso – collocata nella parte più in basso della home page dei giornali web).
Il credito d’imposta è utilizzabile esclusivamente in compensazione e l’agevolazione si applica ad investimenti pubblicitari effettuati fino al 31 dicembre 2022. Le spese sono ammissibili al netto delle spese accessorie, dei costi di intermediazione e di ogni altra spesa diversa dall’acquisto dello spazio pubblicitario. Nel caso in cui l’ammontare complessivo dei crediti richiesti con le domande superi l’ammontare delle risorse stanziate, si provvede ad una ripartizione percentuale delle risorse tra tutti i richiedenti aventi diritto.
Per approfondimenti tecnici vi rimandiamo al sito del Ministero.
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