Immagine da Francesco Zambelli
Dal 14 febbraio al prossimo Dantedì del 25 marzo 2022, appuntamento tre volte alla settimana sui social di SicComeDante con le fotografie dei ragazzi dell’I.I.S.S. “Golgi” ispirate all’Inferno di Dante.
Esposte in mostra dal 30/11 al 5/12/21 nello spazio del BunkerVik a Brescia, sono ora proposte sui canali social di SicComeDante e compariranno, in conclusione, in uno spazio apposito del sito. Saranno anche disponibili in abbinamento ai canti per cui sono state pensate.
Francesco Zambelli, presidente dell’associazione culturale InPrimis che gestisce SicComeDante, dichiara: “È un piacere dare visibilità al lavoro degli studenti e delle studentesse del Golgi in coerenza con i presupposti stessi con cui è nata la nostra piattaforma e si sono delineati i nostri progetti: sicuri che Dante possa vivere solo se le nuove generazioni lo leggono e lo interrogano, offriamo la nostra piattaforma come spazio di incontro e di confronto tra le scuole che lavorano sulla Divina Commedia e invitano i giovani a dialogare in modo attivo e creativo con il sommo poeta”.
Laura Forcella, responsabile culturale di SicComeDante, aggiunge: “Le fotografie, realizzate anche grazie alla guida sapiente dei due insegnanti, Sonia Trovato ed Eros Mauroner, sono particolarmente interessanti perché rivelano che la lettura della Divina Commedia ha messo alla prova capacità interpretative non scontate. Non pura descrizione, ma emozione e immersione delle terzine dantesche in contesti contemporanei che avvicinano il nostro autore a esperienze vissute”.
La dirigente del Golgi di Brescia, Daniela Gorgaini, esprime soddisfazione: “Il progetto “Con occhi di bragia”, realizzato attraverso la creativa cooperazione tra studenti e docenti dell’Istituto Golgi, è un limpido esempio di come la scuola riesca farsi promotrice di esperienze condivise di valore culturale, nonché di crescita individuale.
L’efficace interazione nel percorso di studi tra apprendimenti e attività laboratoriali ha consentito la crescita degli studenti in autostima e autonomia culturale ed emotiva; qualità queste che saranno efficacemente spendibili nelle future esperienze di lavoro, soprattutto in team”.
La stessa soddisfazione è della docente di italiano, Sonia Trovato: “In un anno complicato e difficile come quello scorso, affrontato perlopiù a distanza, è stato più che mai necessario individuare delle modalità didattiche stimolanti e originali, che travalicassero la cortina di noia e demotivazione della DAD e creassero un dialogo tra le diverse materie di studio. L’idea della trasposizione fotografica dell’Inferno dantesco è nata con questo obiettivo e vederla trasformata addirittura in una mostra cittadina, con la visibilità e l’apprezzamento che ne sono conseguiti, è stato un risultato ben al di là delle mie aspettative iniziali”.
Eros Mauroner, insegnante di tecnologie multimediali, dichiara: “La sfida è stata nello stimolare gli studenti a una personale interpretazione della terzina assegnata, spingendoli a sfuggire l’immagine didascalica per rendersi parte attiva del processo creativo, trasformando la lettura e la comprensione in una “esperienza del testo”, da assumere come supporto su cui compiere l’atto creativo”.
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