E’ pesantissima l’accusa a carico di un ristoratore 40enne di Gardone Riviera. L’uomo, infatti, è stato arrestato dalla Polizia postale con l’accusa di materiale pedopornografico e non è ancora noto se parte delle migliaia di filmati a luci rosse trovati sul suo cellulare sia stata realizzata direttamente da lui o meno.
Le indagini, che non hanno coinvolto solo Brescia, sono partite dalla Puglia e sono arrivate fino al lago di Garda, dove è scattata la perquisizione domiciliare. Dal telefono dell’uomo – secondo quanto riportano diverse fonti – sono spuntati oltre 2mila file, tra filmati e immagini, che avevano per vittime bambini piccolissimi, di età compresa tra gli 8 e i 10 anni.
Una parte dei “materiali” sarebbero stati scaricati attraverso siti e chat “segrete”, ma l’uomo avrebbe condiviso anche filmati con un account neozelandese. Il gip ha stabilito per il 40enne la custodia in carcere (soprattutto per il rischio di inquinamento delle prove) e, successivamente, il Riesame ha respinto la richiesta dei domiciliari.
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