Sembra aggravarsi la posizione delle tre persone che si trovano in carcere con l’accusa di aver ucciso Laura Ziliani (due figlie della donna e il fidanzato della maggiore), sparita nel nulla nella mattinata dell’8 maggio 2021 dalla sua abitazione di Temù (Valcamonica).
Il corpo, come noto, fu trovato nell’agosto dello scorso anno e la versione fornita da figlie e fidanzato è sembrata da subito poco convincente (secondo gli investigatori il trio avrebbe messo in atto anche diversi tentativi di depistaggio). Ora – secondo quanto riportano diverse fonti – la relazione del medico legale, depositata nelle scorse ore, avrebbe confermato che la donna non sarebbe morta per cause naturali, ma sarebbe stata soffocata in maniera non violenta (dopo averla stordita con farmaci). Successivamente il corpo sarebbe stato sepolto, perché le condizioni del cadavere non sarebbero compatibili con la permanenza di tre mesi all’aria aperta.
Ora si attende il nulla osta per la sepoltura. I tre giovani – che si sono sempre avvalsi della facoltà di non rispondere – sono accusati di omicidio e occultamento di cadavere. Il movente – esclusa la pista del rito satanico – sarebbe da cercare nella volontà del trio di mettere le mani sull’ingente patrimonio della 55enne. A questo link trovare la ricostruzione della scomparsa e della morte di Laura Ziliani.
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