È una storia antica e dal sentore leggendario quella che proviene dalla Chiesa delle Sante Faustina e Liberata a Capo di Ponte, in Valcamonica.
Qui, nella Cappella del Masso che si trova all’esterno dell’edificio, è custodita una pietra sulla quale sono ben visibili le impronte di sei mani. Secondo alcuni studiosi la pietra potrebbe risalire a epoca medievale ed essere legata ad un particolare evento tramandato nei secoli.
Secondo la tradizione le mani apparterrebbero alle sante Faustina e Liberata e a San Marcello (le due sorelle furono avviate al Cristianesimo proprio da San Marcello): i tre sarebbero intervenuti per soccorrere la popolazione del luogo accorsa all’interno della Chiesa per chiedere aiuto in un momento di pericolo per l’intera comunità. L’area circostante era stata colpita da un’alluvione che stava portando dolore e devastazione. La leggenda narra che un giorno un grosso macigno rotolò verso la chiesa: fu allora che apparvero tre figure riconosciute come le sante Faustina e Liberata e San Marcello che con le loro mani riuscirono a fermare il masso, lasciandovi traccia delle loro mani.
Altri studiosi ritengono, invece, che le impronte sul macigno furono frutto di un’incisione, così come lo sono le tante testimonianze di epoca preistorica presenti in Valcamonica e note in tutto il mondo.
Anche i lavoratori di Trenord chiedono più sicurezza nella zona della stazione ferroviaria di Brescia…
ROMA (ITALPRESS) – “Noi nelle liste non facciamo nessuna campagna acquisti e conto di mettere…
>>> Clicca qui e ricevi direttamente sul cellulare le news più importanti di Brescia e…
E' quasi tornata alla normalità la situazione dei centri Synlab italiani e bresciani dopo l'attacco…
Non ci sono notizie ormai da un mese di Edoardo Bordone, il 58enne di Gardone…
Spaccio di droga, estorsione, violenze, tratta di esseri umani, sfruttamento della prostituzione. E non solo.…