La Questura di Brescia ha sanzionato con cinque giorni di chiusura la discoteca Paradiso di Brescia.
Nella notte tra sabato e domenica scorsa, secondo quanto spiega un comunicato ufficiale, la discoteca è stata oggetto di un controllo, con la partecipazione della Polizia Stradale, del Reparto Prevenzione Crimine di Milano e delle unità cinofile della Polizia di Stato. E gli agenti hanno accertato che “oltre 1.500 persone che affollavano la discoteca bresciana mancavano di rispettare le distanze di sicurezza e l’obbligo dei dispositivi di protezione (obbligatori allorché non si stia ballando) e che i controlli all’ingresso erano operati in modo saltuario e sommario”. Inoltre – continua la nota – “Sono state identificate quasi 300 persone e non sono mancate le richieste di intervento ad opera del 118 per prestare assistenza sanitaria a frequentatori in hangover, in ragione del consumo di alcolici. Numerosi sono stati gli avventori trovati in possesso di sostanze stupefacenti – scovati da Quan, cane ‘antidroga’ della Polizia di Stato”.
Diversi anche i posti di controllo lungo la rete stradale che conduce alla discoteca, che “hanno consentito di rilevare violazioni i materia di guida in stato di ebbrezza ed infrazioni del Codice della Strada: in particolare un giovane neopatentato, alla vista delle pattuglie della Polizia Stradale, ha tentato di sottrarsi al controllo facendo inversione e tagliando un incrocio nonostante il semaforo rosso. Risultato positivo all’alcooltest, gli è stata contestata anche la guida in stato di ebbrezza”.
Da qui la chiusura provvisoria per cinque giorni. Ora però – continua il comunicato – “i verbali delle contestazioni saranno trasmessi i verbali alla Prefettura di Brescia, che potrà valutare se estendere lo stop fino a 30 giorni”.
“La discoteca Paradiso – evidenzia infine la Questura – aveva già subito due recenti chiusure per provvedimenti del Questore, una a luglio, quando gli agenti della Divisione di polizia amministrativa e di sicurezza avevano interrotto i ‘balli proibiti’ nel periodo in cui alle discoteche era imposta l’inattività, e un altro ad agosto per 15 giorni per motivi di pubblica sicurezza, in ragione del ripetersi di numerosi interventi ad opera delle Forze dell’ordine per risse ed aggressioni”.
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