Ci sarebbe anche una 60enne della Bassa Ovest bresciana tra le 28 persone sottoposte a perquisizione, parte delle quali accusate di associazione a delinquere per l’attività del gruppo NoVax V_V (o Guerriglieri Vivi), attivo su Telegram e su altri canali. Lo stesso sodalizio “anonimo” che a febbraio aveva preso di mira anche BsNews con affermazioni deliranti contro i vaccini, insulti e minacce.
La donna – secondo quanto si apprende – avrebbe reclutato e istruito aspiranti “guerrieri” (ciascuno era dotato di un numero identificativo), che erano poi chiamati a imbrattare e danneggiare centri e hub vaccinali. E la 60enne, incensurata, avrebbe spiegato loro anche i trucchi per evitare le telecamere e portare avanti le azioni indisturbati.
All’insospettabile casalinga dell’Ovest bresciano sono stati sequestrati telefoni e altri supporti informatici, nella speranza di poter identificare da lì anche gli autori di alcuni atti vandalici nei confronti dei centri bresciani.
Tali fatti, almeno per il momento, non hanno però alcun collegamento con l’attacco con le moltov al centro vaccinale di via Morelli, per cui due persone sono attualmente a processo.
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