Continua, a Desenzano, la polemica fra maggioranza e opposizione. Con il Pd che accusa l’amministrazione in carica, capeggiata da Malinverno, di “buttare” i soldi dei cittadini “inseguendo teorie complottiste”. Una vicenda che sembra richiamare quanto accaduto nel 2020 sulla questione 5G, che aveva provocato non poche tensioni nella stessa maggioranza di cenrrostra.
A lanciare l’accusa, con un post su Facebook, è il consigliere dem Maurizio Maffi. A Rivoltella, spiega, da molti anni esiste una stazione radio base per telefonia cellulare, stazione dove sono collocate le antenne di vari gestori. Nell’agosto 2020, quindi, per adeguare la rete di telecomunicazioni esistente, i gestori – con il placet di Arpa – hanno chiesto di intervenire sull’impianto esistente, sostituendo le antenne vecchie con impianti più moderni.
“Succede che – attacca Maffi – l’amministrazione comunale decide arbitrariamente di non autorizzare detta modifica agli impianti esistenti”. Ma i gestori presentano ricorso al Tar e lo vincono, nel nome della norma che vieta ai Comuni di introdurre limitazioni alla localizzazione di tali impianti.
“Una sentenza tranciante – riferisce sempre Maffi – dove l’ente è anche condannato a versare le spese al ricorrente, sono 5mila euro, compreso l’onorario all’avvocato che ha difeso il comune. Che dire? – incalza – Denari che potevano essere spesi in altro modo, ad esempio come ho suggerito nel corso del Consiglio Comunale, incaricando una ditta specializzata per verifiche a campione in merito al rispetto delle emissioni delle stazioni radio base esistenti. Verifiche che sono in carico ai gestori, ma a tutela della comunità nulla vieta che l’ente comunale esegua verifiche a campione, in particolare in questo sito dove in adiacenza l’amministrazione intende costruire una nuova scuola”.