C’è anche Brescia nell’inchiesta Mala Pigna condotta dai Carabinieri forestati e coordinate dalla Direzione antimafia di Reggio Calabria su un traffico di rifiuti (speciali e anche pericolosi) smaltiti illegalmente in terreni agricoli.
Le indagini si sono concluse con l’arresto di 19 persone (di cui dieci ai dimiciliari), accusate a vario titolo di associazione mafiosa, disastro ambientale, traffico di rifiuti, intestazione fittilizia di beni, ricettazione, peculato, e non solo. Cinque le società del settore coinvolte e sottoposte a sequestro. I controlli – oltre a Brescia e Reggio Calabria – hanno riguardato anche le province di Catanzaro, Cosenza, Ravenna e Monza-Brianza
I rifiuti sarebbero stati provenienti anche dalla leonessa, ma sarebbero stati smaltiti tutti in terreni agricoli della Calabria, alcuni dei quali sono risultati avere valori di singoli inquinanti 6mila volte superiore ai parametri di legge.
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