Salvatore Marino è stato assolto dall’accusa di essere uno degli esecutori della cosiddetta strage di Urago Mella in cui, il 28 agosto del 2006, perse la vita un’intera famiglia (Angelo Cottarelli, la moglie Marzenne Topor e il figlio 16enne Luca): torturata e brutalmente uccisa per questioni economiche.
Ieri – al decimo grado di giudizio – i giudici della Corte d’appello di Milano (dopo quattro condanne precedenti in Appello) hanno decretato la non colpevolezza di Marino, camionista 61enne originario di Trapani, che ha già passato sette anni in carcere.
L’uomo era accusato dell’omicidio in concorso con il cugino Vito e con Dino Grusovin, entrambi condannati in via definitiva. Ora, però, si attende di sapere se la Procura generale (che anche ieri ha chiesto l’ergastolo) farà nuovamente ricorso, rimandando la questione alla Cassazione.
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