Riecco le sardine. Dopo mesi di silenzio pubblico e la discesa in campo del leader Mattia Sartori (candidato al consiglio comunale di Bologna con il Pd) il movimento delle 6000 Sardine ha deciso di organizzare una nuova iniziativa nel Bresciano. L’appuntamento è per venerdì 1 ottobre, dalle 20.30, nella sala Buozzi di via Folonari 20, e il tema scelto è quello del “Ruolo degli enti locali nel contrasto alla mafia”.
“Tutti i sindaci della provincia di Brescia sono stati invitati a partecipare ad un incontro finalizzato alla creazione di osservatori territoriali antimafia – si legge in una nota – Una ventina quelli che hanno già assicurato la loro presenza”.
Nell’occasione, dopo l’introduzione di Susanna Remi a nome del gruppo organizzatore, coordinati e moderati da Fernando Scarlata (coordinatore bresciano del Comitato Antimafia “Peppino Impastato), interverranno Monica Forte (Presidente Commissione Antimafia Lombarda), Stefano Simeone (Viceprefetto di Brescia), Toni Giorgi (Docente Università Cattolica di Brescia), Gabriele Zanni (Sindaco di Palazzolo sull’Oglio e presidente dell’Acb), Gianantonio Girelli (Provibiro nazionale di Avviso Pubblico). E’ obbligatorio prenotare la propria presenza inviando una mail a comitato1ottobre@gmail.com, ma la serata verrà trasmessa in diretta Facebook sulla pagina 6000sardinebrescia @sardinebrescia.
Fanno parte del gruppo organizzatore 6000 Sardine gruppi di Brescia e Salò, Comitato Antimafia “Peppino Impastato di Brescia, K-Pax Onlus Cooperativa sociale, Basta Veleni, Libera Coordinamento Brescia, CGIL Camera del Lavoro, con l’adesione di: Comitato Antiusura Valtrompia, Legambiente Franciacorta, Avviso Pubblico e Legami Leali.
“L’idea di questo incontro – evidenzia il comunicato ufficiale – è nata dopo aver analizzato un monitoraggio fatto un paio di anni fa tra i comuni bresciani sulla conoscenza e consapevolezza del fenomeno mafioso in Brescia e provincia. Erano emerse diverse criticità che hanno portato all’organizzazione di questa serata. L’evento è rivolto prevalentemente ai sindaci del Bresciano, con lo scopo di sensibilizzare gli enti locali sul tema della mafia e stimolarli affinché si costituiscano osservatori territoriali antimafia, composti da amministratori e volontari delle associazioni antimafia e non solo, presenti sul territorio. Si è pensato ad osservatori territoriali poiché molti comuni bresciani sono poco popolosi e da soli faticherebbero ad intervenire sul territorio, riteniamo che un intervento su un’area più estesa con la sinergia di più comuni possa essere più efficace. I relatori porteranno la loro esperienza, conoscenza ed il lavoro che stanno mettendo in campo per
combattere il fenomeno mafioso ormai radicato da anni sul nostro territorio. Le associazioni organizzatrici vogliono trasmettere loro che oltre l’impegno che già stanno portando avanti con ottimi risultati come Libera in Valle Camonica e Brescia città, Legami Leali sul lago di Garda, c’è la volontà di continuare ad aiutare in tutta la provincia di Brescia le amministrazioni comunali, le istituzioni, a portare avanti questa battaglia insieme”.
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