Il Brescia di Inzaghi non porta a casa i tre punti. Ma ci crede ancora. E ieri sera, contro il Frosinone, ha fornito una grande prova di carattere, agguantando il pareggio in zona Cesarini.
Nell’anticipo della quinta di campionato, le rondinelle partono bene. All’11’ segna Bertagnoli, che appoggia in porta da pochi passi il cross teso di Leris da destra. Ma al 35′ Frosinone si vede annullare un gol per fuorigioco e tre minuti più tardi i padroni di casa pareggiano i conti con lo stesso Zampano. Al 43′, poi, arriva il raddoppio di Canotto: Joronen para la prima conclusione, para la seconda, ma non può nulla sulla terza.
Nella ripresa Inzaghi prova a rimescolare le carte con Jagiello e Mangraviti. Le rondinelle si rendono pericolose a più riprese, pur rischiando a volte qualcosa, e al 90′ arriva il pari ormai insperato: Pajac crossa e Moreo la butta dentro. Nel recupero, poi, le rondinelle cercano il colpo gobbo e reclamano un rigore (definito poi “clamoroso” da Inzaghi) per un contatto su Moreo.
Il Brescia non ha sfigurato, certo, ma per quanto visto in campo la vittoria sarebbe stata forse troppo.
Sabato prossimo le rondinelle saranno di scena ad Ascoli, che nelle prime quattro giornate ha ottenuto tre successi. In casa dei bianconeri i precedenti sono sfavorevoli alla formazione lombarda: su 17 partite il Brescia ne ha vinta solo una (2007/08), ne ha pareggiate 5 e ne ha perse 11.
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