Green pass Coronavirus - foto da Pixabay
Dal 5 agosto le regole in Italia cambiano ancora e per molte attività sarà necessario il green pass, almeno fino al 31 dicembre (questa la nuova scadenza dello stato di emergenza). Di seguito vediamo nel dettaglio quanto stabilito dal nuovo decreto.
Il green pass è richiesto per tutti coloro che hanno più di 12 anni e non hanno esenzioni mediche. In zona bianca basta la prima dose del vaccino e vale 9 mesi. In alternativa è necessario un certificato di guarigione dal Covid nei sei mesi precedenti o un tampone con esito negativo fatto nelle 48 ore precedenti.
Sono stati introdotti nuovi parametri per la zona bianca. Se non si supera il limite dei 50 casi ogni 100mila abitanti, la quota dei posti letto occupati da pazienti covid negli ospedali non deve superare il 15% (il 10% nelle terapie intensive).
Per il momento non sarà necessario il green pass per viaggiare. Ma la mascherina resta obbligatoria e i treni viaggiano a capienza ridotta, salvo quelli dotati di adeguati filtri.
Per le attività sportive al chiuso (piscine, centri natatori, palestre e sport di squadra) sarà necessario il green pass.
In zona bianca stadi e impianti sportivi hanno una capienza al 50% all’aperto e al 30% al chiuso.
Per accedere ai centri benessere sarà necessario il green pass.
In zona bianca sarà necessario presentare il green pass per andare al ristorante, nei bar, nelle gelaterie e nei pub al chiuso. Non sarà invece obbligatorio all’aperto.
Il green pass sarà obbligatorio, anche all’aperto, per musei, mostre, sagre, fiere, convegni, congressi, parchi tematici, centri sociali. Sarà obbligatorio anche al chiuso per sale gioco, sale scommesse, sale bingo e casinò.
Capienza al 50% all’aperto, al 30% al chiuso per eventi rilevanti (+ di 5mila persone all’aperto e + di 2.500 al chiuso.
Le discoteche rimangono chiuse, all’aperto e al chiuso.
I titolari o i gestori dei servizi e delle attività per i quali è introdotto l’obbligo del green pass saranno chiamati a verificare il possesso di idonea certificazione. In caso di violazione la multa va dai 400 ai 1000 euro per i gestori e per gli utenti. In caso di violazioni ripetute può scattare la chiusura degli esercizi da 1 a 10 giorni.
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