di Elio Marniga – Sono uno qualunque; però cittadino di Brescia. Non conosco i grandi temi sui quali la città si interroga e, forse, dibatte: cultura, viabilità, inquinamento, sfratti e così via che neppure li so elencare tutti. Io mi interesso solo delle piccole cose che accadono vicino a casa mia: il gatto morto che marciva sul marciapiede la cui rimozione è costata a me un severo rimbrotto da un addetto comunale per la mia insistenza costata 600 euro alle casse comunali; la conducente dell’autobus che chiude la porta in faccia a due anziani e li redarguisce per la lentezza; lo sfacelo, ancora esistente, di alcuni marciapiedi causato, illo tempore, giunta Paroli, dall’eccessivo sale antineve. Insomma piccole cose alla mia portata. Una di queste è il dialogo, iniziato nel ’19, che ho avuto con l’Ufficio di gestione del traffico della Polizia locale riguardante la modifica, per me ingiustificata, della segnaletica orizzontale, passata da linea continua a tratteggiata, lungo una doppia semicurva, in via del Lazzaretto. La mia segnalazione, corredata da fotografie, riceveva, tre giorni dopo, questa sollecita ed esaustiva, non per me, risposta: “La segnaletica è stata fatta sulla base di accordi emersi nell’incontro mensile intersettoriale al tavolo della viabilità per consentire la sosta in quel tratto.”
Da bravo umarell sono stato quasi due anni a guardare quel tratto di via Lazzaretto, e continuando a chiedermi le ragioni della necessità di consentire il parcheggio su quel tratto di strada, vista il parcheggio pubblico a una decina di metri e anche ad interrogarmi tra chi siano “emersi gli accordi” e quanto fosse costato al Comune sostituire la linea continua con quella tratteggiata. Tutto è rimasto come a ottobre 2019, nonostante che un assessore municipale fosse stato informato; ma si sa ubi major, umarell cessat.
Mi chiedo ancora la logica di quella modifica alla segnaletica. O non è stata la logica a dettarla? E se non è stata la logica chi l’ha voluta? Secondo questo Umarell di certo non è un favore fatto ai cittadini.
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