Il 26 settembre 2020 erano iniziate le attività del Centro territoriale prevenzione e monitoraggio Covid di via Morelli, nato con l’obiettivo di effettuare più tamponi e individuare da subito i casi di contagio. Un lavoro che continua ancora oggi, ma che – alla luce del continuo calo dei casi e delle esigenze di monitoraggio dell’epidemia – non sarà più esclusivo e si andrà sempre più affiancando a quello per garantire altri servizi. Come quello dello screening per la prevenzione del tumore al collo dell’utero con PAP-Test.
In particolare, presso il Centro aperto dal lunedì al venerdì dalle 7,30. Alle 17,00, il sabato dalle 7,30 alle 16,00, è possibile accedere ai seguenti servizi:
Tamponi antigenici rapidi a pagamento (per matrimoni e viaggi all’estero) – servizio attivo da fine maggio (circa 10 al giorno);
tamponi molecolari (circa 400 al giorno);
Tamponi antigenici per i famigliari dei pazienti RSA (circa 10 al giorno);
Tamponi molecolari a pagamento per viaggiatori (circa 100 al giorno);
Tamponi per le scuole (durante il periodo di apertura delle scuole sono stati eseguiti circa 400 tamponi al giorno, con la chiusura dell’anno scolastico i tamponi richiesti sono in costante discesa e sono riferiti alla scuola dell’infanzia);
Percorso dedicato per tamponi molecolari per le ditte e gli enti che hanno la necessità di inviare tecnici e operai all’estero;
Vaccinazioni non Covid per gli adolescenti;
Vaccinazioni non Covid pediatriche.
Da lunedì 21 giugno è attivo dal lunedì al venerdì, su invito di ATS, il programma di screening per la prevenzione del tumore al collo dell’utero con PAP-Test. Ogni giorno accedono al servizio circa 160 donne.
“Le esigenze logistiche imposte dalla pandemia – sottolinea una nota dell’azienda sanitaria – che richiedono spazi ampi per garantire il distanziamento sociale, hanno influito anche sulla organizzazione dell’erogazione delle prestazioni standard; il Centro di via Morelli, grazie all’impegno degli operatori che lo gestiscono, è stato in grado di trasformarsi nel tempo, rispondendo alle più immediate necessità nella fase di emergenza e, in seguito, supportando le strutture territoriali della ASST nelle complesse attività di prevenzione, al servizio dei cittadini della provincia e delle aree limitrofe”.
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