Un 44enne è stato denunciato dalla Polizia stradale di Desenzano per aver provocato un “grave incidente” mentre viaggiava a bordo della sua bicicletta in stato di forte alterazione alcolica.
L’uomo stava pedalando lungo la pista ciclabile di Borgosatollo quando ha urtato un’altra bicicletta. Entrambi, a causa della rovinosa caduta, hanno riportato lesioni superiori ai 40 giorni.
Dal successivo controllo con l’etilometro è emerso che il 44enne aveva nel sangue un tasso alcolemico pari a 1,63 grammi per litro: oltre tre volte il consentito dalla legge.
In una nota, la Polizia ricorda che “l’uso della bicicletta in condizioni di stato alcolemico alterato rientra a pieno titolo nell’applicazione dell’articolo 186 del codice della strada: i ciclisti che girano su strada dopo aver bevuto qualche bicchiere di troppo o in stato di alterazione causato da sostanze stupefacenti sono pericolosi tanto quanto gli automobilisti. Poco importa se le biciclette possono essere meno letali di un’automobile fuori controllo. La ridotta potenzialità offensiva delle bici è solo relativ. Anche se per i velocipedi non è prevista la sanzione accessoria della sospensione della patente – si legge ancora – ricordiamo che, i conducenti minori di anni 18 “pizzicati” con un tasso alcolemico diverso da zero, ma non superiore a 0,5 g/l, non potranno conseguire la patente B solo dopo aver compiuto il diciannovesimo anno di età e non prima dei 21 anni se il tasso è superiore a 0,5”.
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