Rapinavano le ville e il bottino della banda di ladri a capo della quale c’era un nomade residente ad Asti è stato significativo, vista l’entità dei beni confiscati dai Carabinieri su ordine della Direzione Investigativa Antimafia.
Il sodalizio criminale, stando a quanto si apprende, aveva messo a segno negli anni diversi colpi tra le province di Bergamo, Brescia, Pavia e Piacenza. Nella maggioranza dei casi i malviventi si erano finti Carabinieri (con tanto di falsi distintivi) rubando denaro, gioielli, orologi di valore, automobili, armi e beni di consumo.
Secondo gli inquirenti il frutto di queste rapine sarebbe poi stato reinvestito dal capobanda in alcuni immobili ad Asti, Pavia, Alessandria e Savona. I beni, del valore di circa 3 milioni di euro, vennero sequestrati lo scorso luglio e quest’oggi sono stati confiscati dalla Direzione Investigativa Antimafia, unitamente ai Carabinieri di Pavia ed Asti.
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