Dopo oltre due settimane ha lasciato il carcere e ha fatto ritorno a casa. Il tribunale del Riesame, infatti, ha deciso la revoca della misura degli arresti domiciliari per il medico bresciano (in servizio all’ospedale di Manerbio) che lo scorso 20 aprile era stato arrestato con il gestore di un centro olistico con accuse pesantissime.
Secondo gli investigatori, infatti, sarebbero state le loro condotte a causare la morte o comunque ad aggravare le condizioni di salute di una donna ligure, l’insegnante di Yoga Roberta Repetto, deceduta a casa delle conseguenze di un tumore della pelle. Il medico bresciano, in particolare, è accusato di aver asportato il neo senza rispettare alcun protocollo sanitario e di non aver informato adeguatamente la paziente sulle possibili conseguenze.
Il tribunale ha accolto la richiesta della difesa del medico, che negli interrogatori – lo ricordiamo – ha sempre respinto gli addebiti. Le accuse sono quelle di omicidio volontario con dolo eventuale, violenza sessuale e circonvenzione di incapace.
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