Una stazione di servizio che si trova nella Bassa Bresciana – a comunicarlo sono diverse testate giornalistiche locali – sarebbe stata posta sotto sequestro da Carabinieri e Guardia di Finanza su disposizione della procura di Catanzaro nell’ambito di un’inchiesta che riguarda una serie di crimini, soprattutto frodi fiscali e riciclaggio, nel campo dei prodotti petroliferi.
L’inchiesta, che con l’operazione «Petrolmafie spa» ha condotto a una sessantina di arresti, 15 fermi e il sequestro di beni per circa 1 miliardo di euro, coinvolge tutta Italia. Al centro dell’attività investigativa la società Max Petroli, poi divenuta Made Petrol Italia. Da quanto si apprende da fonti locali e nazionali, secondo gli inquirenti dietro al giro d’affari illecito vi sarebbero organizzazioni criminali di stampo mafioso.
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