(f.p.) Con un’ampia gamma di declinazioni e di differenti elementi costruttivi, il romanzo giallo rappresenta oggi uno dei generi letterari più vitali nel panorama italiano. Nel bresciano, così come avviene in altre provincie italiane, si è così visto nascere un filone i cui protagonisti sono magistrati, poliziotti, ispettori, avvocati, carabinieri. In alcuni casi si è scelto di ambientare le vicende proprio tra le strade di Brescia, o nei comuni del Garda e pure tra quelli che sono luoghi turistici per eccellenza, avvicinando così fortemente il lettore bresciano al racconto e allo stesso autore. In altri casi gli scrittori, seppur bresciani, hanno scelto altri scenari aprendo le porte ad altri contesti.
Di seguito proponiamo 5 autori bresciani di libri gialli, scelti arbitrariamente da noi. Non per forza si tratta dei migliori autori bresciani, di certo si tratta di scrittori che consigliamo e che potrebbero tenervi buona compagnia per qualche ora.
Nata a Brescia, Irma Cantoni ha esordito nella narrativa con i racconti lunghi “La regina degli Stati Uniti” e con “Il cartomante”, il primo romanzo nel quale compare la commissaria romana trapiantata a Brescia Vittoria Troisi. In questo come nei successivi “Il segreto di Palazzo Moresco” e “Il bosco di Mila” Brescia e la sua provincia fanno da sfondo alle vicende narrate.
Giornalista iseano, ha lavorato per importanti progetti editoriali nazionali (soprattutto nel settore dell’economia). Nel Bresciano ha anche fondato il primo quotidiano online locale, quiBrescia. Nel 2020 ha pubblicato con l’editore Barta il romanzo giallo “La doppia morte della compagna Sangalli”, che si apre con il ritrovamento di un cadavere nel giorno del 25 aprile 1995. Un’opera che è piaciuta davvero a molti.
Bresciano, si è trasferito a Milano nel 1985. Per quarant’anni ha ricoperto il ruolo di magistrato affrontando processi importanti per criminalità organizzata, terrorismo ed intrecci tra politica e malaffare e casi noti tra cui l’omicidio di Giorgio Ambrosoli e la morte di Michele Sindona nel carcere di Voghera, cui ha dedicato il saggio “Il caffè di Sindona”. Ha poi iniziato a scrivere una lunga serie di romanzi gialli, alcuni ambientati a Brescia, altri a Milano, divenendo uno tra gli autori noti del genere in Italia.
Di professione avvocato penalista, Fiorin, che si dichiara scrittore da sempre, esordisce nel 2012 con il romanzo “Lentamente muore”, da subito successo editoriale sulla scena bresciana. Protagonista del racconto è Angelo della Morte, che torna anche nelle successive produzioni di Fiorin divenute ora una vera e propria saga appassionante.
Giornalista, già caposervizio di Bresciaoggi e caporedattore del dorso bresciano del Corriere della Sera, Massimo Tedeschi è autore di libri di storia politica, economica, sociale e culturale, ma anche di libri gialli, tra cui “Carta Rossa”, “L’ultimo record”, “Villa romana con delitto” e “La maledizione del numero 55”.
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