“Gravi disordini al carcere di Brescia, poliziotti esausti”. E’ questo il titolo, decisamente significativo, inviato negli scorsi minuti ai giornali dal responsabile della Funzione Pubblica Cgil sulla situazione del penitenziario cittadino di Canton Mombello, che (come ormai noto) è da tempo uno dei più sovraffollati d’Italia.
“Nel carcere di Brescia di Canton Mombello – si legge nella nota firmata da Calogero Lo Presti, che segue a quella inviata nei giorni scorsi sullo stesso tema – non cessa la scia di disordini da parte di taluni detenuti psichiatrici ed esagitati. E’ di queste ore che un detenuto, dopo aver smantellato la propria cella, con ingenti danni allo Stato, ha inghiottito taglia unghie, accendino, bulloni e viti, attualmente è piantonato in Ospedale ricoverato”.
Secondo il sindacato l’episodio è solo “l’ultimo di una lunga serie”, “la tensione è altissima” e “il personale di Polizia Penitenziariaè esausto, non ce la fa più”.
“Non vorremmo – incalza Lo Presti – che il personale ritorni presso le proprie abitazioni con punti di sutura in faccia. (…) Infatti sono diversi i tentativi di aggressione nei confronti dei poliziotti che espletano il proprio compito istituzionale in modo assolutamente precario ed insicuro mettendo, quotidianamente, in serio rischio la propria vita”.
La Cgil, quindi, ribadisce l’appello a cambiare le cose e sottolinea di aver già scritto al Ministro della Giustizia, al Capo del Dipartimento e al Provveditore Regionale “affinché trasferiscano i responsabili di questi gravi atti di disordiniche minano, letteralmente, la sicurezzae l’ordine all’interno dell’Istituto bresciano ma anche e soprattutto la sicurezza di tutti i lavoratori”. “E’ora che le istituzioni preposte facciano sentire la propria voce – conclude il comunicato stampa – diversamente i poliziotti scenderanno in piazza a manifestare l’inerzia dell’Amministrazione Penitenziaria”.
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