Per affrontare questa sfida ogni forza deve uscire dal recinto della propria organizzazione.
Roberto Speranza, segretario di Articolo Uno, ha proposto a Letta, Conte e agli altri esponenti della sinistra plurale e ecologista l’avvio di un percorso costituente condiviso con tutti coloro “che sono interessati a dare una soggettività politica ad una sinistra larga e a costruire un campo progressista alternativo alla destra”.
Offrendo alla discussione comune un’agenda basata sulla difesa dei beni pubblici e la lotta alla disuguaglianza, articolate sui seguenti punti: un lavoro buono e dignitoso per tutti e tutte con diritti esigibili, un nuovo welfare universale, un fisco improntato a generalità e progressività, un buon equilibrio territoriale e una ripresa in chiave ecologica.
Mi pare il miglior modo di rispondere alla sfida che il nuovo segretario PD ha lanciato, orientata alla nascita di un nuovo centrosinistra che guardi ai 5 stelle di Conte, rinunciando alla vocazione maggioritaria e ponendo fine alla stucchevole diatriba sulla subalternità della sinistra al populismo.
Sullo sfondo si può intravedere una coalizione a quattro punte, ognuna che rafforza l’altra: cultura democratica, laburismo moderno, ambientalismo e cultura della cittadinanza. Senza alcuna preclusione verso chi della vecchia maggioranza ha fatto scelte diverse sul governo Draghi.
In questa prospettiva i personaggi in cerca d’autore che si aggirano nel centro politico possono decidere di farne parte, come possono andare dove li porta il cuore.
Determinante potrebbe essere un’area cattolico-democratica che, dal basso, può dare vita ad una soggettività politica che arricchirebbe il campo.
In questo contesto Articolo Uno ritiene, altresì, che un grande contributo possa venire da un processo di ricomposizione della sinistra riformista di governo dentro un partito della sinistra plurale.
Per parte nostra daremo vita ad un’iniziativa nazionale che aggreghi tutti gli isolotti che, fuori dal PD, si riconoscono in questa doppia sfida. E lo faremo anche a Brescia.
Penso che le agorà democratiche annunciate da Letta possano assolvere anch’esse a questa funzione. Ma si vedrà come saranno declinate.
A Brescia, dove da tempo si è costituito un tavolo del centrosinistra che ha promosso lodevoli iniziative sul tema della salute, Articolo Uno ritiene ci siano tutte le condizioni per avviare un confronto finalizzato a tradurre in termini locali l’agenda di un campo progressista, a partire dalla lotta alle disuguaglianze che, in questa pandemia, hanno conosciuto un’impressionante impennata anche nella nostra provincia.