Non si arresta l’avanzata della frana di Tavernola verso le acque del lago d’Iseo, ma la sua velocità è diminuita e la situazione è costantemente monitorata.
Sebbene per giorni si sia temuto il peggio, tanto da far evacuare la popolazione di Monte Isola e dei comuni interessati da un eventuale “tsunami” sul Sebino, ora il quadro descrive una realtà diversa, anche grazie alle valutazioni degli esperti che hanno chiarito le possibili conseguenze dell’evento.
Nelle ultime ore ha così iniziato a circolare l’intenzione di riaprire alcune strade sulla sponda bergamasca del lago. Come spiega BergamoNews, saranno necessari ulteriori accertamenti e l’ok della Prefettura prima di procedere con il ripristino della viabilità, ma date le circostanze si tratta comunque di un segnale positivo.
Dalle analisi dei professionisti è intanto emerso che tre sarebbero gli scenari possibili, ognuno dei quali prevede un distaccamento di diverse quantità di materiale roccioso che poi finirebbe nel lago. Secondo uno studio l’onda anomala che la frana potrebbe provocare arriverebbe ai nove metri d’altezza e ad una velocità di 180 chilometri orari, raggiungendo in trenta secondi Montisola e in poco più di un minuto e mezzo Iseo e gli altri comuni della sponda bresciana del lago. Attenzione ancora alta, quindi, sul caso.
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