Sono attesi questa sera gli esiti del monitoraggio dell’Istituto Superiore di Sanità che consentiranno di decidere i livelli di rischio di alcune regioni italiane in merito alla diffusione del virus Sars-CoV-2.
In bilico tra zona gialla e arancione c’è la Lombardia e con essa Lazio, Piemonte, Marche, Friuli Venezia Giulia ed Emilia Romagna.
Il pericolo è che in tali regioni l’indice Rt – che ci dice quante persone possono essere contagiate da una sola persona in media e in un dato periodo di tempo in relazione all’efficacia delle misure restrittive – abbia superato quota 1.
Nei giorni scorsi il numero di contagi in Lombardia si è alzato ad un livello preoccupante, tanto che il presidente Attilio Fontana ha firmato un’ordinanza con cui quattro comuni sono entrati in zona rossa: si tratta di Castrezzato (nel bresciano), Bollate, Mede e Viggiù. L’ordinanza che impone il lockdown sarà in vigore fino al 24 febbraio, con possibilità di proroga.
Il timore è però adesso che tutta la regione Lombardia – se l’indice Rt dovesse aver superato il valore 1 – possa tornare a colorarsi di arancio (a partire da domenica o lunedì) con conseguente entrata in vigore di limitazioni che già si conoscono e che riguardano gli spostamenti tra comuni, l’attività didattica a distanza per gli studenti, la chiusura di esercizi commerciali, oltre che altre misure restrittive.
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