Un pachistano 31enne è stato condannato a tre anni e quattro mesi di carcere, con rito abbreviato, nel processo in cui era accusato di sequestro di persona, violenza privata e stalking aggravato.
Secondo quanto ricostruito dai giudici, il giovane avrebbe reagito nel peggiore dei modi possibili di fronte al rifiuto di una connazionale 30enne, sua dipendente. Prima l’ha licenziata, poi l’ha picchiata, minacciata in diverse forme (anche con un coltello) e nel giugno del 2019 l’ha costretta a sposarlo con rito islamico, portandola con la costrizione prima nella moschea di via Corsica e poi in quella di Cremona.
Un anno di terrore sfociato in diverse denunce e terminato solo quando l’uomo è stato posto ai domiciliari. L’accusa aveva chiesto 4 anni e 8 mesi.
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