Doping, foto generica da Pixabay
Tre arresti, 12 denunce e 38 perquisizioni. Ha coinvolto anche Brescia l’operazione dei carabinieri del Nas – sotto la direzione della Procura di Torino – contro il traffico di sostanze dopanti, battezzata “Davide & Golia”. Le indagini sono arrivate fino a Chiari, coinvolgendo un 30enne (che sarebbe accusato di ricettazione) e un 45enne (che sarebbe accusato anche di somministrazione delle sostanze dopanti durante eventi agonistici per culturisti).
Numerose le province finite sotto la lente degli investigatori oltre alla leonessa: Alessandria, Arezzo, Avellino, Catania, Cuneo, Frosinone, Imperia, Reggio Calabria, Rimini, Roma, Salerno, Torino, Vercelli e Verona. Ma l’epicentro dell’operazione, le cui indagini sono iniziate nel 2019, è stato a Pinerolo.
Tutto è partito da un sequestro di anabolizzanti a un culturista. Ma gli investigatori hanno ricostruito un traffico fiorente e accusato – a vario titolo – le persone coinvolte di “utilizzo o somministrazione di farmaci o di altre sostanze al fine di alterare le prestazioni agonistiche degli atleti” e di “esercizio abusivo della professione medica”, prescrivendo programmi alimentari e terapie “mediche” ad atleti.
Complessivamente sono state sequestrate 210 fiale, 1722 compresse, 13 blister e 51 dispositivi per l’inoculamento. I tre soggetti ai domiciliari, complessivamente, avrebbero ricavato dal traffico circa 45mila euro.
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