Si è concluso pochi giorni fa il Congresso regionale dei Giovani Democratici Lombardia.
Risultano eletti in Direzione regionale ben quattro membri della federazione bresciana: Maria Bordogna, Filippo Ghidoni, Miriam Provaglio e Antonio Zambolin.
Il Segretario provinciale dei GD Paolo Apostoli sottolinea con orgoglio l’aumento del numero, da tre a quattro, dei membri bresciani: “In un panorama congressuale delicato a livello nazionale, il livello regionale della nostra Giovanile è stato in grado di dare nuova energia all’Organizzazione, con la riconferma del Segretario Pacini e l’elezione della nuova Direzione. Siamo molto soddisfatti della forte presenza bresciana negli organismi dirigenti lombardi dei GD, frutto dell’apprezzamento del grande lavoro svolto dalla nostra Federazione.”
In particolare Antonio Zambolin, segretario del circolo della Valle Camonica e consigliere comunale a Zone, è stato eletto quale Presidente della Direzione regionale, così che spetterà a un bresciano il compito e l’onore di presiedere l’organo politico dell’organizzazione. A tal proposito dichiara Zambolin: “Sono molto contento che la
Federazione di Brescia, i nostri circoli e i nostri iscritti, siano stati premiati a livello
regionale per il loro impegno e per la costanza mostrati nel lavoro di questi anni.
Dopo questo traguardo dobbiamo partire per rivoluzionare l’organizzazione nazionale della nostra giovanile che da anni ha il motore spento, cercando di riportare anche al centro dell’agenda politica del Partito Democratico i giovani e i loro problemi”.
Tra i nomi bresciani spicca infine quello di Marco Benedetti, già Presidente della
Direzione provinciale, che svolgerà un ruolo chiave nell’esecutivo regionale come
Responsabile alla Sanità dei GD Lombardia. Infatti è sulla gestione dell’emergenza
sanitaria e sulla prossima riforma della sanità regionale che si giocheranno le future
elezioni regionali, ne è convinto Benedetti: “Quest’anno l’Italia intera ha sofferto il
dramma del Covid, ma è stata la Lombardia a pagare il prezzo più alto. Questa crisi
ha messo in evidenza tutti i limiti della gestione Fontana-Gallera: da tempo
denunciamo l’abbandono della sanità territoriale e l’assalto alla sanità pubblica.
Nel 2021 scade la riforma Maroni. Regione Lombardia ha l’opportunità di correggere
le storture del nostro sistema sanitario regionale: non sprechiamola!”.
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