Convincente. E’ questo l’aggettivo che più si addice al primo Brescia del nuovo allenatore Davide Dionigi che sabato ha avuto la meglio, con un 3-1 che è andato pure stretto, nei confronti della capolista Salernitana.
“Mi presento in punta di piedi, con umiltà e con la voglia di calarmi in un’occasione che per me è importantissima”. Queste erano state le parole del nuovo mister delle rondinelle in sede di presentazione che poi aveva aggiunto “Vorrei uno spirito operaio”. E quello che si è visto in campo contro la formazione campana è stato un Brescia molto operaio nonostante le numerose difficoltà e assenze tra infortunati e positivi al Covid.
Sul rettangolo verde il trascinatore assoluto, come era accaduto anche nelle ultime due partite, è stato Ernesto Torregrossa. L’attaccante (che non era vicecapitano nemmeno sabato) non ha segnato ma è colui che più di tutti è riuscito a incarnare lo “spirito operaio” che chiedeva il nuovo mister trasformandosi da terminale offensivo a playmaker in costante movimento.
Un pò più di serenità è arrivata, ora ciò che serve è avere continuità. E le rondinelle dovranno iniziare ad averla già da domani, martedì 15 dicembre, quando scenderanno nuovamente in campo per affrontare il Pordenone. I biancoblu hanno svolto la rifinitura in mattina e potrebbero ritrovare tra i convocati Bisoli e Donnarumma, finalmente negativi al Covid.
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