Il lockdown ha comportato probabilmente anche un calo di alcune tipologie di reati. Di certo sono calate le denunce: che nel 2020 hanno registrato un meno 25,9 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. E’ quanto emerso durante la commissione Sicurezza che si è tenuta ieri a Palazzo Loggia alla presenza del comandante della Polizia locale.
La fotografia della situazione racconta di un’inversione di rotta per tutti i reati violenti e per i furti. Ma – come era facile immaginare – nei primi mesi del 2020 si è registrato un boom di reati informatici (+23 per cento) e di usura (+9,8%). E anche lo spaccio di droga è in crescita. Resta da capire, poi, se per alcune tipologie di reati il calo sia effettivo o semplicemente ci sia stata una minore propensione a presentare denuncia da parte dei cittadini.
Complessivamente, da marzo a otttobre, la Polizia locale di Brescia ha controllato oltre 26mila persone e 7mila attività commerciali. Le sanzioni sono state 1.137 (di cui 94 ad esercizi pubblici), mentre le multe per violazione dei Dpcm (spostamenti, mascherine etc) sono state 1.022. I controlli hanno riguardato soprattutto tre aree: il comparto Milano, il Carmine e il centro storico, a partire da Piazzale Arnaldo e piazza Tebaldo Brusato.
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