L’obiettivo è essere pronti per il 2023, quando Brescia sarà – con Bergamo – la capitale italiana della cultura. E il Musil continua a fare passi in avanti in questa direzione.
Dopo l’avvio dei lavori che daranno corpo al progetto nell’area della ex Tempini, infatti, nei giorni scorsi sono stati nominati i componenti del gruppo di esperti – guidati dal neodirettore Renè Capovin – che sarà chiamato a dare un’anima all’iniziativa. Cioè definire meglio, ed eventualmente aggiornare, il percorso culturale e gli allestimenti del nascituro Museo dell’industria e del lavoro di Brescia, che si aggiungerà alle sedi già operative (Rodengo, Cedegolo e museo del ferro).
I componenti del gruppo sono sette. Il Comune di Brescia ha indicato l’ex assessore Massimo Minini, mentre la Provincia ha scelto lo storico Marcello Zane e la Regione il professor Giuseppe De Luca. A2A, ancora, ha nominato Giovanni Comboni. Tre nomi, infine, per l’università: Cristina Alessi, Sergio Onger e Ivana Passamani.
La prima riunione del gruppo è fissata per questo venerdì.
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