Sembra aggravarsi la posizione di Kadrus Berisa, il 60enne kosovaro accusato di aver ucciso la ex compagna – Viktoriia Vovkotrub – perché non accettava la fine della relazione con la donna. Dall’autopsia, infatti, sarebbero emersi elementi pesanti sulla dinamica dell’omicidio.
Come noto Berisa risulta essere l’ultima persona ad aver visto la donna, lo scorso 5 novembre. Inoltre in un’abitazione nelle sue disponibilità sarebbero state trovate tracce di sangue e altro sangue sarebbe stato rinvenuto sul tappeto di cui il 60enne stava cercando di liberarsi quando è stato fermato dai carabinieri. Berisa ha fatto ritrovare il cadavere, ma non ha detto altro e non ha confessato nulla.
L’autopsia, però, avrebbe fatto emergere una dinamica violenta per la morte della donna. Viktoriia Vovkotrub avrebbe ricevuto almeno cinque coltellate, secondo quanto riporta l’edizione odierna del Gdb, e il suo corpo avrebbe altri segni compatibili con una colluttazione. Forse nel disperato tentativo di difendersi dal suo aggressore.
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