I carabinieri sono sulle tracce di due diciottenni protagonisti di un doppio raid, avvenuto nella serata di domenica, che ha avuto come teatro prima il cantiere Tav di Calcinatello e poi una cava dismessa tra Calcinato e Mazzano.
Le indagini svolte dai militari sembrano escludere dei legami con le frange più estreme dei No-Tav, anche se il cantiere dell’alta velocità era stato preso di mira.
Stando alle ricostruzioni effettuate dagli inquirenti i due ragazzi, senza rispettare le limitazioni per contrastare il Covid 19, si sarebbero introdotti nel cantiere Tav di Calcinatello lanciando pietre contro le ruspe (rotti i finestrini e i parabrezza) e appiccando il fuoco a un escavatore con gasolio. Successivamente i due, in sella al motorino, si sono diretti in una cava dismessa tra Calcinato e Mazzano dando fuoco all’immondizia accatastata.
Proprio durante il secondo atto vandalico, secondo quanto riferisce Bresciaoggi, i due si sono fatti tradire dalla “passione” per i social riprendendo la scena per poi postarla su Instagram. I carabinieri hanno acquisito il materiale e in queste ore stanno per identificare i due responsabili, che potrebbero avere le ore contate.
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