I dati sono attendibili, perché la fonte è l’Istituto Superiore di Sanità che – nei giorni scorsi – ha effettuato uno studio che profila i soggetti più a rischio di decesso a Causa di Coronavirus. Basandosi sui numeri.
I ricercatori hanno preso in esame i casi di 41.737 persone che sono morte a causa del virus. Dall’analisi è emerso che l’età media dei deceduti è di 82 anni. Dunque circa 30 anni in più dell’età media dei contagiati.
Nella maggioranza dei casi (in questo caso i risultati sono basati sull’analisi di 5.234 cartelle cliniche) si trattava di persone con almeno tre patologie croniche preesistenti. Solo il 3% non aveva altre patologie note, il 13% ne aveva una, il 18,9% due, mentre i due terzi del campione (il 64,8%) ne presentavano invece almeno tre. I più (163) avevano patologie cardiovascolari, seguite da quelle neoplastiche (67) e gastrointestinali (61).
Lo studio segnala inoltre che in nove diagnosi di ricovero su dieci erano menzionate condizioni (a partire da polmonite e insufficienza respiratoria) o sintomi (febbre, dispnea, tosse) compatibili con Sars-Cov-2. Ma nel 10% dei casi la diagnosi iniziale non era stata correlata all’infezione.
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