CORONAVIRUS, il lockdown non ferma le prostitute: ma a Brescia gli annunci on line calano del 30%

Il lockdown non ferma il settore del sesso a pagamento, nemmeno nelle zone rosse come la Lombardia e la provincia di Brescia, dove gli incontri con sconosciute sono certamente vietati e sanzionabili. Nella leonessa però gli annunci sono calati del 30% per cento rispetto a novembre.

A dirlo è un’indagine condotta da EscortAdvisor (il principale sito italiano di annunci a luci rosse con ben 82.958 cellulari di professioniste del sesso pubblicati), che – attraverso il motore di ricerca EA-Bot – ha analizzato le inserzioni pubblicate su tutti i più rilevanti portali italiani del settore partendo dai numeri di telefono delle lavoratrici del sesso pubblicati. Il periodo preso in considerazione sono i primi dieci giorni di novembre, paragonati allo stesso periodo di ottobre.

Nella provincia di Brescia il calo rilevato è stato del 30% tondo. A Milano del 33%, a Bergamo del 27%, a Cremona del 36%, a Torino del 26%, mentre in Valle d’Aosta si è arrivati quasi al dimezzamento (43%). Roma – ancora – è a meno 19%, Napoli a meno 21%, Bologna a meno 10%.

Ma in alcune province italiane – in zona gialla o arancione – sono stati rilevati addirittura aumenti. In quella di Fermo, nelle Marche, si registra un +20%, come in quella di Belluno (+20%). Mentre leggeri aumenti sono segnalati a Oristano, Campobasso e Parma (+1%). Aumentano in molti territori, invece, le ricerche su google (con la parola chiave “escort+città”): è boom a Vibo Valentia (+47%), ma in doppia cifra ci sono anche Forlì, Gorizia, Oristano, Siena e Livorno. In calo, infine, le ricerche su Torino (-3%) e Milano (-6%).