Due rumeni, residenti nella provincia di Brescia, sono stati sanzionati dai Carabinieri per aver violato le disposizioni stabilite dall’ultimo Dpcm. A raccontare la vicenda è il quotidiano la Provincia di Cremona.
Secondo quanto si apprende, i due amici avevano percorso l’autostrada A21 ed erano arrivati sulle rive del fiume Po, nel territorio di Cremona, per pescare in tranquillità. Evidentemente ignari del fatto che sia vietato. Quando le forze dell’ordine li hanno controllati, infatti, i due amici hanno esibito un modulo di autocertificazione in cui dichiaravano l’attività di pesca come motivazione dello spostamento.
Peccato che, norme alla mano, la pesca non rientri tra le casistiche per cui ci si può spostare dal proprio Comune (come evidenzia una nota dell’assessore regionale Rolfi, che riportiamo di seguito). Dunque i due sono tornati a casa senza pesci… con due costose multe.
“Nelle Faq del dipartimento per lo Sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri è stato chiarito che la pesca di superficie, sia sotto forma di attività amatoriale che di allenamento, potrà continuare ad essere praticata, in quanto attività che si svolge in forma individuale e all’aperto, fermo restando il rispetto del distanziamento sociale e del divieto di assembramento”. Lo ha evidenziato l’assessore regionale lombardo all’Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi, Fabio Rolfi. Che però chiarisce: “Nelle regioni identificate a massima gravità (cd. rosse), non è previsto lo spostamento da un Comune a un altro se non per comprovati motivi di lavoro, studio, salute, necessità. Ciò significa che al momento di un controllo durante la fase di spostamento si dovrà provare il possesso di uno dei tre motivi”.
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