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Il nuovo Dpcm è operativo e istituisce nuove restrizioni sulla base di zone di diverso livello critico a partire dalla giornata di domani, giovedì 5 novembre: una data che, secondo indiscrezioni dell’ultimo minuto, sarà rinviata a venerdì 6 novembre. Fin qui è tutto chiaro. Ma su quali regioni siano collocate nelle zone arancio (livello 3) e rosse (livello 4) non c’è al momento in cui scriviamo (ore 18.45) alcuna chiarezza. E, dunque, molte attività di Brescia non sanno nemmeno se tra poche ore potranno riaprire o meno.
Secondo le indiscrezioni, va detto, la Lombardia potrebbe essere tutta collocata in un’area di livello 3, dunque con chiusure di quasi tutte le attività al commercio e dei bar, con divieto di spostamento fuori dal Comune di residenza per i cittadini. Ma sono in molti a chiedere che il Governo, d’intesa con la Regione escluda i territori meno penalizzati dalla seconda ondata, come Brescia, sulla base di quanto concede l’articolo 2 del Dpcm. Il problema (uno dei tanti) è però che – almeno secondo quanto affermato dal presidente Attilio Fontana – la Regione Lombardia non avrebbe ancora ricevuto comunicazione su come sia stata classificata. E di certo, nel caos generale, non ne sanno nulla i cittadini.
“E’ un’ordinanza del Ministero della Salute, non dell’amministrazione regionale, che, sempre sulla base della valutazione dei dati da parte del Cts, deve stabilire in quale fascia si trovi ogni Regione (…) ma fino a questo momento non ci è stato comunicato niente dal Governo e non sappiamo in quale ‘Fascia’ la Lombardia si collochi”, ha detto poco fa Fontana, che ha contestato anche il fatto che “da nostre informazioni, l’ultima valutazione della Cabina di Monitoraggio del CTS con l’analisi dei 21 parametri risale a circa 10 giorni fa. Ciò è inaccettabile”.
Difficile dire dove stia la verità. La certezza è, però, che quanto sta accadendo è davvero un cattivo esempio di come si debba gestire l’emergenza. I cittadini, infatti, hanno diritto di sapere come si dovranno comportare tra poche ore, a pena di gravi danni economici e pesanti sanzioni. Così purtroppo non è.
Secondo indiscrezioni: “Scatteranno da venerdì infatti le misure più restrittive nelle aree rosse ed arancioni” – ma per ora niente di ufficiale
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