Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha firmato. E il provvedimento smentisce parzialmente le indiscrezioni, andando comunque contro a quanto chiesto alle regioni. La novità principale riguarda bar e ristoranti, che dovranno chiudere alle 18 in tutta Italia, ma saranno aperti nei fine settimana.
Di seguito tutte le novità in vigore da lunedì 26 ottobre. (QUI TROVATE I DIVIETI DEL PRECEDENTE DPCM, 19 OTTOBRE, E DI QUELLO DEL 13 OTTOBRE)
Di fatto viene cancellato il rito dell’apertitivo. Il provvedimento chiude alle 18 bar e ristoranti (apertura alle 5) durante la settimana, vietando nelle ore di chiusura il consumo di cibi e bevande su suolo pubblico. Bar e ristoranti sono aperti, sempre fino alle 18, sabato e domenica. L’asporto è consentito fino alle 24.
Entra in vigore l’obbligo di lezioni da remoto almeno per il 75 per cento delle attività scolastiche di secondo grado. L’ingresso non avverrà prima delle 9.
Sono vietate le feste nei luoghi al chiuso e all’aperto, ivi comprese quelle conseguenti alle cerimonie civili e religiose. Dunque stop a cerimonie con amici e parenti per matrimoni e battesimi, ma anche stop ai banchetti e alle feste successive. Le feste sono comunque vietate, al chiuso e all’aperto.
Sono sospese le attività di palestre, piscine, centri natatori, centri benessere, centri termali, fatta eccezione per quelli con presidio sanitario obbligatorio o che effettuino l’erogazione delle prestazioni rientranti nei livelli essenziali di assistenza, nonché centri culturali, centri sociali e centri ricreativi.
L’attività sportiva di base e l’attività motoria in genere svolte all’aperto presso centri e circoli sportivi, pubblici e privati, sono consentite nel rispetto delle norme di distanziamento sociale e senza alcun assembramento.
I musei rimarranno aperti con le regole attuali. Ma le attivtà di cinema e teatri potrebbero fermarsi nuovamente.
Le attività commerciali riangono aperte senza variazioni. Ma per i centri commerciali si valuta la chiusura nei fine settimana (tranne che per gli alimentari) come già deciso da Lombardia e da altre Regioni. Chiusura totale, invece, per bingo, sale giochi e sale scommesse.
Per il momento non ci sono nuovi limiti sugli spostamenti anche tra Regioni diverse. In Lombardia, lo ricordiamo, dopo le 23 ci si può spostare solo per ragioni di salute, lavoro o necessità (con autocertificazione obbligatoria).
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